D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.
Italo Calvino
Gli spazi urbani sono mezzi di comunicazione, plastiche strutture narrative di tipo ipertestuale. Sono luoghi dove i messaggi vengono creati, veicolati e scambiati tra strutture, infrastrutture e persone. Luoghi diversi tra loro seppur accomunati da caratteristiche simili: densità, contaminazione, sedimentazione, multidimensionalità, liquidità, dinamiche in profonda accelerazione sotto la spinta dei processi di digitalizzazione legati alle nuove tecnologie di interconnessione e di produzione.
Le lenti della comunicazione e del design offrono preziose prospettive e metodologie per l'esame della vita urbana e suburbana, che si manifesta come ambiente complesso di interazione interpersonale, un paesaggio di spazi e luoghi che interagiscono dinamicamente con il comportamento umano, ridefinendo progressivamente le nozioni tradizionali di luogo, di spazio, di identità, di percezione, di sensi e di senso, fino a generare una nuova visione ergonomica del progetto, oggi più che mai inteso come capacità di aderire fluidamente alle mutazioni e alle infinite permutazioni che derivano dal venire costantemente a contatto con l’alterità.
Urban spaces are media, plastic narrative structures of the hypertextual type. They are places where messages are created, conveyed and exchanged between structures, infrastructures and people. Places that are different from one another yet share similar characteristics: density, contamination, sedimentation, multidimensionality, liquidity, dynamics that are undergoing a profound acceleration under the impetus of digitisation processes linked to new interconnection and production technologies.
The lenses of communication and design offer valuable perspectives and methodologies for examining urban and suburban life, which manifests itself as a complex environment of interpersonal interaction, a landscape of spaces and places that dynamically interact with human behaviour, progressively redefining traditional notions of place, space, identity, perception, senses and meaning, to the point of generating a new ergonomic vision of design, now more than ever understood as the capacity to fluidly adhere to the mutations and infinite permutations that result from constantly coming into contact with otherness.