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Il viceregno dell'immaginario

a cura di

Maddalena Marciano

team


in collaborazione con Angelina Terzo, Instituto Cervantes, Tessuti Ugo Scolamiero


Progetto Grafico

Stefania Oriente


Styling

Franca Corrado


Comunicazione

Annalisa Buffardi


Fotografia

Roberto Felicioni


Tessuti

Sartoria Ugo Scolamiero


Azioni Performative

Barbara Sabella e Antonio Grimaldi


Regia

Cinzia Mirabella


Assistente alla Regia

Sabrina Tosta


Musica

Mèrù di DjUncino


Abiti

Alessandra Sangermano / Annavittoria Palma / Antonietta Grieco / Costanzo Madonna / Emilia Marchigiani / Fiorenzo Parisi / Fortunata Caccioppoli Francesca Mariniello / Gianluca Robustelli / Gianluigi Sorrentino / Giovanna Marra Giusy Nunziata / Ilaria Crisi / Kateryna Skuba / Maria Papallo / Marzino Gargiulo Melissa Russo / Miryam Marra / Rosa Vertuccio / Rosalba Moretta / Serena Scotti / Arpaia Veronica / Capuozzi Concetta / Di Paola Concetta / Cimmino Marzia / Gasmi Monia / Alessia Ferrara / Alessia Magri / Antonio Morrone / Chiara Mangiacapra / Chiara Masullo / Petrone Sorrentino Martina / Mara De Rosa / Miriam Ed-Drissi / Rachele Annunziata / Sabrina Scafuro / Alessandro Martorano / Annachiara Ametrano / Annalisa Di Filippo / Carmela Masturzo / Chiara Lettini / Congchen Wen / Corrado Orefice / Davide Manganella / Davide Morreale / Ludovica De Angelis / Marianna Santorsa / Silvia Rescigno / Tecla Gigli


descrizione

La collezione Il Viceregno dell’immaginario è stata progettata dagli allievi deli corsi magistrali di Moda 1 e 2 e design dell’accessorio1 sotto la guida della Professoressa Maddalena Marciano e realizzata con la supervisione della Professoressa Angelina Terzo.
La sfilata si svolgerà in due momenti, la prima collezione, di ispirazione chiaramente urbana, costituita da ventidue cappotti che idealmente percorrono le vie della città di Napoli e portano con sé le storie di una napoletanità in continua evoluzione tra miti e leggende, tra sacro e profano, tra la Spagna e Napoli. Nel 1504, Napoli passa sotto la dominazione spagnola lasciando tracce profonde nell'assetto urbanistico della città; fu aperto il famoso asse viario che prende il nome dal viceré spagnolo Toledo e furono costruiti i Quartieri Spagnoli. Con il conseguente assediamento dei Vicerè e la costruzione di meravigliosi palazzi, questo quartiere è diventato un piccolo scrigno di mistero sul mediterraneo, permeato di riti e credi religiosi, manifatture artigianali perdute e tradizioni tramandate e tradotte attraverso i secoli. I tessuti utilizzati per la collezione sono stati donati da Ugo Scolamiero, storico sarto napoletano che ha svolto la sua attività per mezzo secolo in in Via Sergente Maggiore,32, proprio nel cuore dei quartieri spagnoli, proprio ad un passo dalla sede Focus dove il corso di Fashion Design dell'Accademia di Belle Arti ha i suoi laboratori sartoriali, tessuti storici dell'abito maschile napoletano, preziosi e pieni di vita rinascono e si trasformano rigenerandosi nelle mani dei giovani stilisti della storica Accademia Napoletana. La seconda sfilata sarà invece ispirata agli abiti dei ballerini di flamenco, presentati da Lina Sevilla nell'ambito del workshop tenuto in collaborazione con l'istituto Cervantes. Abiti da sera di couture, rigorosamente artigianali, che uniscono l’eleganza dello stile delle ballerine spagnole all’eleganza del gusto partenopeo. E’ iniziata con la mostra sull’ artigianato e design tra Italia e Spagna la collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Instituto Cervantes e la Fondazione Foqus Quartieri Spagnoli che, attraverso la realizzazione di workshop, incontri e seminari tenuti da docenti e professionisti spagnoli, ha permesso un intenso scambio di saperi, esperienze e conoscenze dove le suggestioni e riferimenti all’immaginario che, a partire dall’età del viceregno spagnolo fino ai giorni nostri, nei secoli ha influenzato e contaminato la cultura napoletana rendendola unica e piena di riflessi lontani.

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